Wednesday, 18 May 2016

Il libro: "An Englishman in Nuoro"

In a recent blogpost I published the first chapter from the first draft of a book I've recently finished writing called "A Bristolian In Sardinia". Since then I've been working on an Italian translation which my wife has very kindly been correcting so that it actually reads better in Italian than my rather anglicised way of writing the language! Anyway, I've just finished the translation of the first chapter. Here it is!

Recentemente ho pubblicato su questo blog il primo capitolo di un libro che ho scritto si chiama "Un Bristoliano in Sardegna" (la versione originale è in inglese). Da allora lavoravo sulla traduzione del testo in italiano e mia moglie ha gentilmente corretto il mio modo anglicizzato di scrivere italiano! Comunque, ho appena finito di tradurre (con l'aiuto di mia moglie) il primo capitolo. Eccolo qua!




Capitolo Uno                         Il preludio a un evento che cambia la vita

Un Bristoliano in Sardegna? Sono io. Si, dopo più di cinquant'anni abitando nella città di Bristol in Inghilterra, la città dove sono nato, mi sono trasferito a Nuoro in Sardegna. Nuoro è la città più grande del centro Sardegna ma è più di dieci volte più piccola di Bristol. E quindi, come mai sono qui? Allora, le radici della storia sono in un estratto dal libro di Gurdjieff Incontri con uomini straordinari quando ho riletto la version inglese nell'anno 1985. Nel capitolo Abram Elov scrive di come Elov è diventato un fenomeno nella conoscenza delle lingue. Cita Elov così:

            "Comunque sia, il nostro pensiero lavora, di notte come di giorno. Piuttosto che lasciarlo correre dietro al berretto che rende invisibili o alle ricchezze di Aladino, è meglio far si che esso si occupi di qualcosa di utile. Imporre una direzione al proprio pensiero esige evidentemente una certa quantità di energia, ma per un'intera giornata non ne occorre di più che per la digestione di un solo pasto. Ho dunque preso la decisione di imparare delle lingue, non soltanto per impedire al mio pensiero di rimanere inattivo, ma per evitare che esso vada a disturbare le mie altre funzioni con i suoi sogni idioti e con le sue puerilità. E d'altronde la conoscenza delle lingue, un giorno o l'altro, può sempre servire."
  
Quando ho riletto questo estratto mi ha fatto un'impressione molto forte. Non solo sono stato soggetto ai sogni idioti ed alle puerilità ma  avevo anche avuto sempre un desiderio ad essere fluente in una lingua diversa dalla mia madre lingua inglese ed ero sensibile al fatto che noi inglesi, di solito, siamo così inettì linguisticamente. Di conseguenza ho formulato una risoluzione del nuovo anno per il 1986 che era molto ingenua ed ambiziosa: avrei potuto parlare un'altra lingua fluentemente alla fine dell'anno. E perché il francese era una delle mie materie migliori quando ero uno studente a scuola, il francese sarebbe stata la lingua più logica da scegliere. Naturalmente, allora, non avevo niente idea di quanto ingenuo ed ambizioso era questo piano (senza andare ad abitare in Francia effettivamente) ma i risultati dei miei sforzi erano, più o meno, molto positivi. Però, oggi non posso dire che parlo francese fluentemente. Sono molto lontano da quello e negli ultimi anni non potevo sostenere l'entusiasmo che avevo per lo studio di francese una volta. Il destino aveva altre idee e voleva che parlassi un'altra lingua.
 
E quindi, che cos'è successo nell'anno 1986? Allora, verso la fine della primavera avevo un rapporto con una giovane donna che diventava più serio. Lei era una laureata in lingue moderne e poteva parlare francese e tedesco fluentemente. Era molto paziente e disponibile e mi ha aiutato molto a migliorare il mio francese scolastico. Ci siamo fidanzati a settembre di quell'anno ma purtroppo il rapporto non è durato e due anni dopo ci siamo lasciati.

Negli ultimi anni ottanta andavo a trovare i miei genitori la domenica. Restavo per il pranzo e la maggior parte della giornata a casa loro. A loro piaceva guardare alla TV i progammi delle lingue che la BBC trasmetteva regolarmente la domenica mattina (mio babbo specialmente era molto interessato alle lingue) e questo mi è servito come un'altro stimolo. In quel periodo avevo iniziato a studiare le basi di spagnolo e tedesco ma la mia fidanzata lavorava come segretaria bilingue e la sua ditta ha pagato per lei un corso serale in spagnolo. La sua conoscenza della lingua ha superato la mia velocemente! Suppongo che, dopo che il rapporto è finito, il lato competitivo del mio carattere volesse imparare una lingua che lei non conosceva! Un giorno, dopo essere entrato nel negozio W H Smith a Kingswood (un quartiere vicino a St George, la zona di Bristol dove abitavo) curiosavo i libri quando ho visto un libro del corso di BBC in italiano per principianti. Si chiamava Buongiorno Italia e ho deciso a comprarlo subito. Ho studiato il libro a casa da solo, con le cassette che l'accompagnavano, abbastanza velocemente e mi sentivo attirato dalla lingua italiana più delle lingue spagnolo, tedesco e forse anche il francese. Poco tempo dopo ho comprato il libro della seconda parte del corso L'Italia dal vivo e ho anche studiato quel libro abbastanza velocemente. L'autunno dell'anno 1990 mi sono iscritto per un corso serale in Italiano a Cotham Grammar School a Bristol. Usava L'Italia dal vivo come libro di testo e mi sono divertito molto. Però, dopo un anno è finito e probabilmente il mio italiano, allora, era limitato a qualche frase utile solo per andare in vacanza in Italia.

In effetti, non sono andato in Italia fino a Natale 2007 quando sono andato a Roma con Jim, mio fratello più grande, e mie due nipoti Catherine e Helen. Mia mamma è morta durante quell'anno, il 13 giugno precisamente (aveva novant'anni), e non sapevo come avrei passato il Natale perché non avevo niente parenti stretti che abitavano ancora a Bristol. E quindi mi è piacuto molto quando Jim mi ha invitato a passare il Natale con loro a Roma. Circa tre mesi prima ho iniziato un corso serale in Italiano di nuovo, questa volta a Stoke Lodge nel quartiere di Stoke Bishop, e una delle mie ragioni principali per l'iscrizione era perché Catherine, la mia nipote più grande, stava per passare alcuni mesi a Firenze come parte del suo corso di laurea in Italiano. Studiava all'università di Sydney e la città di Sydney è dove lei e Helen sono cresciute. Mio fratello ha abitato a Sydney per diciottanni dal 1986 prima di tornare ad abitare e lavorare nel Regno Unito. Mi piaceva l'idea di visitare Firenze e provare a comunicare con la gente locale nella loro madrelingua. Però, non sono andato a Firenze fino ad aprile 2015. Il Natale 2007, invece, nella città eterna è stata un'esperienza indimenticabile. Ci siamo fermati in un appartamento che era solo cinque minuti a piedi dal Colosseo e quindi è stato un posto ideale per esplorare il centro storico della città. E c'erano molte occasioni di fare pratica con il mio italiano, anche se l'espressione perplessa del mio viso, a causa di alcune risposte, ha tradito la mia mancanza di comprensione della lingua parlata! Per la maggior parte del tempo, quando questo è successo, i nostri ospiti italiani hanno parlato in inglese, però, non tutti potevano farlo! Tutto sommato è stata una settimana meravigliosa e devo ammettere che l'architettura straordinaria, le piazze e le fontane storiche, l'atmosfera generale e la qualità del cibo a Roma erano un diletto assoluto.

Penso che sia giusto dire che a Bristol le classi settimanali sono diventate la parte migliore della mia settimana. E' stato dovuto in gran parte a Maria, la nostra splendida insegnante . Lei era pugliese ma si è stabilita a Bristol e ha un marito inglese. Il suo entusiasmo aveva un effetto su tutti noi studenti e aveva dei metodi molto efficaci. Tra questi metodi c'erano le scenette improvvisate con gli studenti parlando solo in italiano. Quando era ovvio che eravamo abbastanza stanchi all'inizio di una lezione, dopo il lavoro, ci diceva di stare in piedi e poi facevamo alcuni esercizi fisici semplici prima di sederci di nuovo. Le istruzioni naturalmente erano in italiano. Comunque, a marzo 2008 David, un altro studente della classe, mi ha dato un indirizzo di un sito web e mi ha detto che questo sito era di grande aiuto per l'acquisizione di molte frasi fondamentali in italiano. Era un indirizzo molto lungo e quando l'ho digitato nel browser del mio computer non ho trovato niente. Però, dopo un pò di ricerca ho scoperto un'altro sito web che si chiamava MyLanguageExchange.com. Questo sito permette la possibilità di imparare e fare la pratica delle lingue straniere attraverso un processo di interattività della lingua che si vuole imparare con un madrelingua , e vice versa. Inoltre, ci sono più di cento lingue sul sito. Dopo essermi iscritto sul sito ho cercato le persone di madrelingua italiana che volevano migliorare il loro inglese e ho trovato alcune con cui ho iniziato a comunicare. Il sito ha una facilità di text chat che permette questo genere di comunicazione. Circa due settimane dopo che ho iniziato ad usare il sito ho stabilito il contatto con Maria Rita, la donna sarda che è diventata mia moglie cinque anni più tardi e dopo poco tempo stavo comunicando con lei e con nessun'altra. Dopo un po' ci parlavamo su Skype e, come il corso serale in italiano è diventato la parte migliore della settimana, lo scambio con Maria Rita è diventato la parte migliore della giornata.
 
All'inizio di aprile io e Maria Rita avevamo un scambio molto interessante su Skype. Mi ha detto che è molto importante conoscere le parolaccie italiane per capire la lingua meglio la prossima volta che fossi arrivato in italia (e anche a capire se venivo insultato!) Però, mi ha avvertito che non era una buon idea, quando parlavo con la gente che non conoscevo bene, usare le parolaccie troppo liberamente nella conversazione! Ho imparato presto che "vaffanculo" (go fuck yourself in inglese) era una parolaccia molto forte. Poi c'era "cazzo" (letteralmente prick) anche se la frase "non ho voglia di fare un cazzo" e come si dice: "I don't want to do fuck all today!" in inglese. E' abbastanza divertente come le parolaccie sono le parole più facili da ricordare quando studiamo una lingua straniera! In più, c'erano gli errori comici che entrambi noi abbiamo fatto durante questi scambi. Una domenica sera, dopo che ho guardato una partita di calcio italiano in tv, ho detto, "mi è piaciuta la pa(r)tata" quando volevo dire: "mi è piaciuta la partita." "Che cos'hai detto?" Maria Rita mi ha chiesto. "Tu hai detto I enjoyed the pussy. (Mi è piaciuta la patata.) I don't speak to you no more! (Non parlo più con te !)" A proposito, un doppio negativo non è corretto grammaticalmente in inglese. (I don't speak to you no more dovrebbe essere I don't speak to you anymore.) Però, molti britannici ed americani fanno questo errore e perché un doppio negativo è corretto grammaticalmente in italiano è più facile per gli italiani fare questo errore. Naturalmente, Maria Rita scherzava e ha capito bene quello che volevo dire. C'era un altra occasione quando Maria Rita, mentre parlava di suo fratello Raimondo che abitava nell'appartamento sopra, mi ha detto, "my brother is on top of me."  Questa volta ho dovuto dire che gli inglesi avrebbero pensato che parlasse di incesto. (E' più corretto dire: my brother lives above me.) "Oh no! You can't think to that!" era la riposta preoccupata. "Pensare a" significa letteralmente to think to in inglese. Però, in inglese è tradotto di solito come to think of or to think about. In questo contesto "you can't think that!" sarebbe stato più corretto.

Penso che si possa dire che questo contatto regolare quotidiano ha migliorato molto la nostra conoscenza delle lingue. Avevo molto meno illusioni riguardo alla difficoltà di imparare a parlare una lingua fluentemente e correttamente. Ero giunto alla conclusione qualche tempo prima che sarebbe stato necessario abitare in un paese, dove la lingua è parlata, per un periodo di tempo ragionevele se raggiungessi la mia ambizione di parlare una lingua straniera fluentemente. Con Maria Rita un rapporto molto forte tra noi sembrava svilupparsi molto rapidamente ma nonostante il mio desiderio di andare in Italia più spesso, e magari per periodi più lunghi, a causa delle costrizioni pratiche non mi aspettavo che la nostra amicizia poteva crescere molto di più. Mi sono convinto che la città di Maria Rita, Nuoro in centro Sardegna, non era il posto più facile da raggiungere da Bristol. E quindi, quando mi ha detto che cercava la possibilità di visitarmi a Bristol ero molto sorpreso. Ha detto che c'erano i voli diretti da Olbia, l'aeroporto più vicino a Nuoro. Quando ho controllato ero stupito di scoprire che aveva ragione. Easyjet aveva appena iniziato un nuovo servizio stagionale.

Di conseguenza, verso la fine di giugno 2008 Maria Rita ha viaggiato per incontrarmi. Il suo volo era atteso abbastanza tardi il giovedì sera 26 giugno ed il volo di ritorno ad Olbia era il sabato 28 giugno. C'era una lezione in Italiano per me il giovedì ed ho pianificato di guidare all'aeroporto di Bristol dopo la fine della lezione. Durante la lezione ricevevo i messaggi di text da Maria Rita. Nel primo messaggio ha detto che ha fatto il check-in ad Olbia e tutto era a posto, ma dopo c'era un problema: un ritardo nel decollo; e poi c'era un messaggio che diceva che non poteva più venire! Quando ho letto l'ultimo messaggio i campanelli d'allarme suonavano! Il pilota era malato e non c'era un sostituto! Più tardi mi ha detto che doveva prendere un volo per l'aeroporto di Gatwick a Londra e poi prendere il pullman di National Express per Bristol. Questa informazione significava che non sarebbe arrivata a Bristol fino a tardi venerdì mattina ed il volo di ritorno era atteso meno di ventiquattro ore dopo! Maria, la nostra insegnante di Italiano, aveva molta simpatia e ha anche parlato con Maria Rita nel telefonino quando la lezione era finita. Maria Rita era in lacrime e mi sentivo più e più sconsolato. Dopo la lezione, invece di guidare all'aeroporto sono tornato a casa e siccome sono un appassionato di calcio ho acceso la TV. Ho provato a guardare la partita tra Spagna e Russia negli Europei ma non potevo concentrarmi o rilassarmi. Sono andato a letto e ho provato a dormire ma la  mia mente era troppo attiva. Ho ricevuto un messaggio da Maria Rita che diceva che il volo per Bristol sarebbe partito dopo tutto e sarebbe arrivato all tre e mezza la mattina. Circa a mezzanotte e venti ho deciso di guidare all'aeroporto di Bristol. E' stato impossibile calmarmi a casa. E quindi sono rimasto all'aeroporto per il resto della notte fino a quando il volo è arrivato. Camminavo davanti e indietro, bevevo alcune tazze di caffè, diventavo un po' frustrato perchè non c'era niente informazione sul volo e nessuno a cui potevo chiederle. Le sole persone che lavoravano erano i camerieri nelle due caffetterie che erano ancora aperte.

Finalmente, alle cinque la mattina, Maria Rita è arrivata. Sembrava stanchissima e un po' apprensiva. Però, fuori il sole iniziava a sorgere e potevamo rilassarci mentre camminavamo verso il parcheggio. Anche se non avevo niente sonno non ero affatto preoccupato per guidare a casa. Mi sentivo molto sveglio. Per arrivare a Bristol dall'aeroporto è necessario guidare lungo la strada A38 attraverso il quartiere di Bedminster Down. Da lì ci sono le viste splendide delle case Georgiane delle zone di Cliftonwood e Hotwells e anche il ponte sospeso di Clifton cento metri sopra il fiume Avon. Maria Rita ha ammirato quanto spettacolare è la gola di Avon (the Avon Gorge). "Che bello!" ha detto mentre guidavo lungo la strada che è sotto il ponte e accanto al fiume e che si chiama the Portway. Ma prima di guidare sotto il ponte ho girato a destra sulla salita che si chiama Bridge Valley Road verso la zona di Clifton. "Che bella la vegetazione!" ha detto e poi, mentre passavamo lo zoo di Bristol, ci è stata un po' di polemica amichevole riguardo alla pronuncia della parola "zoo" che è scritta uguale in italiano ed inglese. Però, la pronuncia in inglese rima con "giù". Quando ci avvicinavamo a casa mia a nord Bristol, e potevamo vedere un po' del ponte sul fiume Severn dalla cima della salita che si chiama Henbury Hill e anche un pochino della terra gallese, lei pensava che fosse meraviglioso essere cosi vicini al Galles.
             
E quindi era venerdì. Avevamo solo una giornata insieme. Ero sorpreso, quasi stupito, dal numero dei regali che Maria Rita ha portato per me dalla Sardegna e mi sentivo un po' in colpa perchè non avevo ricambiato la sua generosità. C'erano gli esempi classici della cultura tradizionale del cibo della Sardegna: il vino sardo, il formaggio pecorino ed il pane carasau. E' stato difficile per noi riposarci molto e più tardi abbiamo fatto una passeggiata nel bosco di Blaise Castle Estate abbastanza vicino a casa mia. Una volta Blaise Castle Estate era una casa signorile ma adesso è un museo ed un grande parco che è di proprietà del comune di Bristol ed è sempre aperto al pubblico. Lì abbiamo preso anche qualcosa da bere e da mangiare in un café all'aperto. Mentre ordinavamo Maria Rita ha letto che vendevano 'paninis'. "Paninis!" ha detto lei. "Ma 'panini' è già il plurale!" La sera siamo andati a un pub molto carino The Victoria nel quartiere di Westbury-on-Trym, cinque minuti in macchina da casa mia, dove abbiamo mangiato un buon pasto. Poi, il giorno dopo, il sabato, Maria Rita è tornata in Sardegna. Ci eravamo sentiti molto bene insieme, l'incontro è stato un grande successo e per me è stato un momento molto commovente, circa a mezzogiorno, quando passava i controlli in aeroporto di Bristol ed è scomparsa dalla mia vista. Non sapevo quando sarebbe stato possibile vederla di nuovo ed avevo paura che avrei dovuto aspettare molto tempo.
            
Abbiamo continuato a parlarci su Skype e dopo poco tempo Maria Rita ha proposto di venire a trovarmi di nuovo, in agosto, quando lei aveva alcuni giorni di ferie dall'ufficio postale dove lavora e non aveva programmi in questo periodo. Purtroppo era molto difficile per me prendere delle ferie dal mio lavoro come impiegato statale in quei giorni, però, sono riuscito a prendere due giorni di ferie e quindi potevamo passare un lungo weekend e quattro giorni insieme. Stavolta potevamo fare le cose con più calma. Potevo farle vedere la zona centrale di Bristol. Abbiamo visitato il duomo, la zona del porto o the harbourside e anche il Clifton Village ed il ponte sospeso di Clifton. In più ho presentato Maria Rita ai miei amici Simon e Paula per la prima volta. Abbiamo bevuto un caffè insieme la domenica mattina a casa loro e ci hanno detto che la Sardegna era un posto sul loro elenco delle destinazioni di vacanza potenziali ma che sembrava piuttosto costoso. Maria Rita ha spiegato che la Costa Smeralda nel nord dell'isola, la zona che è la più pubblicizzata nei cataloghi turistici, è molto costosa. Ma questo è perché è molto popolare con i vip ed è dove molte persone famose hanno una seconda casa. Però, i sardi mi hanno detto molte volte che la Costa Smeralda non è la vera Sardegna! Maria Rita ha continuato a spiegare che la cultura vera della Sardegna è più concentrata nel centro dell'isola e una provincia come l'Ogliastra, nel centro est della Sardegna, ha una costa bellissima ed è circa quattro volte meno costosa della Costa Smeralda. La difficoltà di questa provincia per un turista è la lontananza da un aeroporto principale e viaggiare con i mezzi pubblici in Sardegna non è facile.

Lunedì 11 agosto, il giorno prima di quando Maria Rita è tornata in Sardegna, abbiamo visitato lo zoo di Bristol. Ero molto sorpreso quando Maria Rita mi ha detto che non c'è uno zoo in Sardegna, considerato che l'isola ha una superficie un po' più grande di quella del Galles. Così era molto entusiasta di andare allo zoo. Ho due ricordi particolari di questa visita. In primo luogo Maria Rita era stupita quando ha visto quanto grandi erano i pipistrelli ed aveva un po' paura perché erano liberi di volare sopra le nostre teste. In secondo luogo, quando guardavamo i gorilla in quella zona dello zoo si chiama Gorilla Island (l'isola dei gorilla) ho detto, "sono sicuro che quei gorilla stanno pensando: 'perché ci stanno guardando quelle persone sceme?'" Maria Rita ha risposto così: "Yes, they're saying: 'who are those fucking people?'" ("Si, stanno dicendo: 'chi cazzo sono quelle persone?'") C'era un grande gruppo di bambini della scuola elementare vicino a noi ed avrebbero potuto sentire quello che ha detto. Quando l'insegnante con loro ci ha fatto un sguardo di disapprovazione ho detto, "non usare quella parola quando ci sono un sacco di bambini che possono sentirti!" Ma mi ha fatto ridere! C'era un'altra circostanza, la volta successiva quando Maria Rita è venuta a Bristol ed abbiamo visitato il museo di Blaise Castle Estate. Nel museo c'è una collezione meravigliosa dei gabinetti antichi, pulitissimi e immacolati. "Did people used to shit in those?" ("La gente ha fatto la merda lì?") Maria Rita mi ha chiesto a voce alta. C'era una coppia vecchia accanto a noi e non era la musica per le loro orecchie! Tuttavia, è certamente la verità che le parolaccie non hanno la stessa forza o capacità di offendere in una lingua che non è la tua madrelingua.
Blaise Castle House Museum, Bristol

Tutto sommato, abbiamo passato quattro giorni meravigliosi insieme e naturalmente abbiamo continuato a parlarci su Skype quando Maria Rita è tornata a casa a Nuoro. Avevo parlato spesso con lei delle peculiarità dell'accento di Bristol e le avevo dato le dimostrazioni dell'accento in modo più forte. E' un'abitudine che è uno dei miei difetti! Una sera quando ci chiaccheravamo su Skype mi ha detto di una turista che è entrata al Posteshop dove lavorava. Maria Rita le ha chiesto da dove veniva e la turista ha detto che lei era di Bristol. "E quindi ho detto, ah, conosco Bristol. Ho un amico di Bristol. Sono andata a Bristol due volte quest'anno. Conosco l'accento di Bristol babber (amico/amica)!'" Ovviamente questa ragazza Bristoliana, in vacanza in Sardegna, ha pensato che questo uso di un'espressione affettuosa bristoliana fosse divertentissima perchè Maria Rita mi ha detto che sono scoppiate a ridere. In più, è strano per una Bristoliana sentire la parola babber pronunciata con la R in modo italiano!

E' stato il mio turno visitare la Sardegna e desideravo ardentemente fare il viaggio anche se ero un po' nervoso all'idea. Purtroppo, quando ero pronto ad andare in Sardegna, all'inizio di Novembre, i voli stagionali da Bristol ad Olbia erano finiti. E quindi ho prenotato un volo da Londra Heathrow a Roma dove ho incontrato Maria Rita e poi abbiamo preso un volo per Alghero insieme. Da Alghero abbiamo preso il pullman (il pullmino più precisamente) e siamo arrivati all'appartamento di Maria Rita circa all'una e mezza di notte il lunedì 3 Novembre. "Che bello!" ha detto lei quando siamo arrivati. Ho pensato che avesse detto "Capello" e parlava di Fabio Capello che era l'allenatore della squadra di calcio della nazionale inglese in quel periodo. Abbiamo riso. Mia mamma diceva che l'udito del mio fratello era sempre meglio del mio da quando eravamo bambini!

Abbiamo dormito bene la notte ed il mio primo giorno a Nuoro era molto piacevole. Posso ricordare un momento quando ero sul balcone del appartamento al quarto piano e guardavo il convento su una collina, dietro i palazzi in vista, e pensavo: "Sono qua veramente?" Anche se ero stato in Australia, Francia, Germania ed Italia prima non sono mai stato un viaggiatore esperto. Ogni nuova destinazione dove arrivo mi dà un senso di meraviglia. Durante la giornata abbiamo preso le cose con calma. Maria Rita mi ha presentato Alessio, suo figlio più piccolo, sua nipote Sarah che abitava nell'appartamento sopra (con i genitori Gianfranca e Raimondo il fratello di Maria Rita), Jessica la fidanzata di Pierpaolo (suo figlio più grande che era al lavoro) e Caterina la sorella di Jessica. Alessio è molto interessato a street art e come un artista ha un talento. Mi ha mostrato le foto dei suoi disegni e quando gli ho detto che ero della stessa città di Banksy ha risposto così: "Dai!" Jessica e Caterina hanno cucinato un pranzo splendido in mio onore, tanti tipi di pasta ed il cibo sardo tradizionale. E' stato meraviglioso ma molto sostanzioso. Ingenuamente ero preoccupato che sarebbe stato normale mangiare le porzioni così sostanziose se vivessi in Sardegna definitivamente! La sera Maria Rita mi ha portato a vedere il Monte Ortobene, una piccola montagna appena fuori la città, e la statua del Redentore, una scultura splendida di bronzo in cima alla montagna. Dall'altro lato della cima c'era una bella vista di Oliena, la cittadina più vicina a Nuoro e la città natale di Gianfranco Zola, il famoso ex-calciatore del Chelsea, Napoli, Parma, Cagliari e la squadra nazionale italiana. Quando siamo tornati all'appartamento ho conosciuto Pierpaolo, il figlio più grande. Lui era più tranquillo degli altri ma questa non era una grande sorpresa perchè era probabilmente stanco dopo un giorno di lavoro.

Durante i dieci giorni del mio soggiorno in Sardegna siamo andati al Museo di Grazia Deledda, nella casa dov'era nata la scrittrice nuorese che ha vinto il premio Nobel per la letteratura. Grazia Deledda non è una scrittrice ben conosciuta nel mondo anglofono, poichè la maggior parte dei suoi libri sono stati tradotti in inglese abbastanza recentemente, ma ovviamente è famosissima in Italia. Siamo andati anche al Museo Etnografico Sardo e come il Museo di Grazia Deledda era meno di dieci minuti a piedi dall'appartamento. Questo museo era pieno di oggetti meravigliosi ed i costumi sardi tradizionali che si indossano quando c'è una sfilata o un festival. Siamo andati anche a Lotzorai, una cittadina vicino al mare nella provinicia di Ogliastra a circa un'ora in macchina da Nuoro. La famiglia di Maria Rita ha una seconda casa lì che è divisa in quattro appartamenti, uno per lei, uno per sua sorella Patrizia, e uno per ciascuno dei suoi fratelli Raimondo e Mariano. Vicino ci sono alcuni bei posti al mare come Santa Maria Navarese e le cittadine interessanti come Tortolì ed Arbatax. In più i paessagi in questa zone sono bellissimi.

E' stato interessante il venerdì sera quando ho conosciuto Patrizia e suo marito Gianfranco per la prima volta. Mi ha fatto pensare che fosse facile imparare la lingua italiana! Gianfranco mi ha chiesto il genere di domande che si trova spesso nei corsi della lingua italiana del BBC! "Ti pace la musica? Quanti anni hai? Hai fratelli?" ecc. ecc! Aveva l'effetto di rilassarmi quando provavo a parlare Italiano. Più tardi la sera quando eravamo da soli Maria Rita mi ha detto: "Hai parlato Italiano benissimo stasera!" Un'altra cosa interessante è capitata nel pomeriggio. Parlavo con una donna svedese in una libreria a Tortolì. Lei e suo marito erano i padroni e dicevo che sembra che gli svedesi parlino inglese sempre bene. "Lo sa perché?" ha detto. "Non è il risultato di un grande desiderio di imparare inglese. Iniziamo imparare la lingua a scuola quando abbiamo quattro o cinque anni e ci sono molti film americani in TV con i sottotitoli svedesi, e quindi ci abituamo al suono della lingua." Mi ha detto anche che ci vogliono solo due mesi vivendo in Italia per imparare a parlare la lingua. Due mesi? Molto ottimista pensavo!

Una differenza molto importante tra gli italiani (soprattutto i sardi) ed i britannici è che gli italiani hanno un'atteggiamento molto più sano riguardo al cibo. Il genere di cosa che si sente in un'ufficio in ogni parte del Regno Unito all'ora di pranzo è, per esempio: "Sto per mangiare un tramezzino velocemente. Torno al lavoro dopo cinque minuti." Questo è anatema per gli italiani. Quando abbiamo pranzato con Patrizia e Gianfranco il sabato, Gianfranco mi ha detto: "In Italia il pranzo è per la famiglia.....sabato e domenica soprattutto.....piano, piano.....parlare, mangiare, parlare, mangiare."

Quando siamo tornati a Nuoro da Lotzorai Maria Rita ha preso la vecchia strada e ha detto che avrei dovuto ammirare il panorama. Anche se il panorama era incredibilmente bello era difficile divertirmi. Perché? Perché prendevamo una strada di montagna che non esiste a Bristol o in sud ovest Inghilterra e mi sentivo abbastanza nervoso perché, per la maggior parte del viaggio, c'erano molti burroni fuori dalle barriere di sicurezza. In Inghilterra ero abituato a frenare molto più spesso rispetto a quanto è necessario fare qui. Abbiamo visto un'altra macchina solo circa ogni venti minuti. Ero molto sollevato quando siamo arrivati ad Oliena ed abbiamo preso un caffè in un bar. Ovviamente gli uomini nel bar che guardavano il calcio in TV non erano Interisti. "Bastardi!" hanno urlato quando l'Inter ha segnato il gol decisivo all'ultimo minuto della partita. José Mourinho era l'allenatore del'Inter in quel periodo!

Sono tornato in Inghilterra il martedì 11 Novembre. Ho preso un volo per Roma da Alghero e poi da Roma a Londra Heathrow. Mi sono fermato la notte ad Alghero con Maria Rita prima di tornare in Inghilterra e c'era la opportunità di vedere un'altra bella città in Sardegna, piena di architettura interessante. Molta parte dell'architettura di Alghero è il retaggio della sua forte connessione con la Spagna e questo è la conseguenza dell'epoca pochi secoli fa quando la Sardegna è stata sotto il dominio spagnolo. Anche se i sardi hanno la loro lingua, il sardo, con molti dialetti diversi, molti algheresi parlano catalano ed è la lingua co-ufficiale in città. Tuttavia, l'italiano è la lingua ufficiale della Sardegna e tutte le lezioni a scuola sono insegnate in Italiano.

Qualche volta Maria Rita ha un modo originale di parlare inglese. Ad Alghero abbiamo cenato in un ristorante e mentre parlavamo lei poteva accorgersi di una certa reticenza da parte mia di tornare in Sardegna fino a quando i voli diretti da Bristol ad Olbia sarebbero ricominciati la stagione estiva. Per lei non è stata una scusa giustificata. "This is a bullshit!" ha detto, usando l'articolo indeterminato in un contesto che non è mai usato in inglese. Però, è un errore comprensibile perchè la traduzione in italiano è cosi: "Questa è una stronzata!" Una frase in cui l'articolo indeterminato è usato sempre. Ovviamente questa situazione funziona in entrambi i versi perchè gli italiani hanno spesso preso in giro il mio modo anglicizzato di parlare italiano negli ultimi anni. Una volta ci siamo divertiti molto quando mangiavamo i ravioli a pranzo e Jessica mi ha chiesto: "Altri due?" La mia risposta era: "Solo uno." Tutti hanno riso. Non ho capito che "altri due" era un modo di dire ed il numero due non dovrebbe essere capito letteralmente! E' interessante che Maria Rita mi chiede spesso in inglese: "Do you want other?" (Vuoi altro?) quando è più normale a dire: "Do you want more?" (Vuoi di più?).

Dopo che sono tornato a Bristol abbiamo continuato a comunicare su Skype. Maria Rita ha pensato di venire in Inghilterra per il Natale ma era impossibile per lei prendere abbastanza ferie per il periodo di Natale e quindi non era un'idea pratica. Ho trascorso il Natale 2008 con mio fratello Jim e mia nipote Helen a casa loro vicino a Leamington Spa in Warwickshire. Maria Rita ha festeggiato il Natale a Nuoro con il resto della famiglia ma siamo rimasti in contatto per tutto il periodo.

Lei è venuta a Bristol per la terza volta a gennaio 2009. Senza i voli diretti dalla Sardegna a Bristol l'inverno, ha deciso di prendere un volo da Alghero a Milano e poi da Milano a Bristol. Che incubo! Mi ricordo che ero un po' preoccupato perché non c'era tantissimo tempo tra i due voli e poi il volo da Alghero era in ritardo a causa dei venti fortissimi. Quando è arrivata a Milano ha fatto uno scatto per fare il check-in ma il check-in è stato chiuso due minuti prima. All'aeroporto hanno detto che lei avrebbe dovuto prendere un volo per Londra Stansted e poi prendere un pullman per Bristol. Siamo rimasti in contatto col telefonino riguardo agli ultimi svilluppi. Non sapevo cosa fare! Tanti pensieri correvano in testa. Dovrei guidare a Stansted, almeno quattro ore in macchina, ad incontrarla? O Heathrow dove avrebbe dovuto cambiare il pullman? Ma non avevo mai guidato nè all'uno nè all'altro aeroporto e siccome non ero familiare con i parcheggi enormi e complicati avevo paura che non avremmo potuto incontrarci. In più c'era una scelta tra due pullman di National Express per Bristol: con l'uno era necessario cambiare a Victoria, Londra e con l'altro a Heathrow. Finalmente ho deciso di restare a Bristol ed era la scelta giusta. Lei ha preso il pullman in cui era necessario cambiare a Victoria Station per arrivare a Bristol e quindi non ci saremmo incontrati se avessi guidato a Heathrow. E' arrivata a Bristol, a una fermata che si chiama The Triangle vicino all'università, alle due del mattino, sette ore più tardi di quando sarebbe arrivata se non avesse perso il volo per Bristol da Milano. Faceva molto freddo, molto piovoso, molto ventoso ma che gioia! Siamo andati dove avevo parcheggiato la macchina mentre un sacco di giovani uscivano da una discoteca, e la maggior parte delle ragazze indossavano le minigonne e le magliette come se fossero in vacanza l'estate in Sardegna! "Sono pazze?" Maria Rita mi ha chiesto.

Nonostante l'infausto inizio il resto della settimana è stata molto divertente e socievole. Abbiamo incontrato molti amici, ci siamo divertiti ascoltando musica live e ho portato Maria Rita a vedere i famosi bagni romani di Bath (la città di Bath è circa a venti chilometri da Bristol). Abbiamo visitato anche The Georgian House a Bristol , una casa georgiana e un museo che è ben tenuto in stile della casa orginale di quel periodo. Abbiamo visto anche la nave SS Great Britain che è attraccata a Bristol harbourside ed è stata convertita in un museo. E' stato un progetto del famoso ingegnere Isambard Kingdom Brunel e la nave è stata costruita a Bristol. Una volta è stato il vascello più grande del mondo. 
SS Great Britain, Bristol

C'era un altro museo che abbiamo visitato: The Concord Museum. Questo museo è stato gestito da una squadra di volontari sul sito di British Aerospace a Filton, Bristol. Il Concord è stato un progetto anglo-francese, costruito a Bristol e Tolosa. Mio babbo ha lavorato per il British Aerospace come un disegnatore tecnico per molti anni durante il processo del progetto. Maria Rita mi ha detto che voleva sempre entrare nel Concord e quindi è stata molto contenta quando siamo entrati in aereo. Purtroppo Maria Rita non stava bene il sabato, il giorno prima di tornare in Sardegna, e quindi non potevamo uscire la sera per vedere uno dei miei gruppi Bristoliani preferiti The Bones che suonava al Prom Bar in Gloucester Road, Bristol (da allora il bar ha avuto un cambiamento di gestione e adesso si chiama The Gallimaufry). Comunque, si è rimessa abbastanza per prendere il volo per Olbia il giorno dopo, il primo febbraio. Dopo che ho visto la sua partenza all'aeroporto e sono tornato a casa la giornata sembrava abbastanza vuota.

Avevo menzionato a Maria Rita che sarebbe stato possibile interrompere la carriera (senza pagamento) se avessi una ragione sufficiente a farlo. Perchè avevo ereditato alcuni soldi dopo la morte di mia madre potevo permettermi una interruzione della carriera di sei mesi, il minimo periodo che era permesso. Avevo il desiderio di passare il tempo con Maria Rita in Sardegna e migliorare il mio italiano. Mi ha detto che sarei potuto restare con lei per tutto il tempo che volevo. Poco tempo dopo che lei è tornata a casa ho fatto un'applicazione per un'interruzione della carriera. Quando la mia dirigente di line parlava con me era molto ragionevole ma mi ha detto che l'autorizzazione dell'applicazione non era automatica e gli affari dell'ufficio erano la considerazione principale. Questo incontro aveva certamente l'effetto di non generare troppo le mie speranze . Quando mi ha detto il 3 marzo che l'applicazione è stata rifiutata non era una grande sorpresa ma è stata una delusione. Come gli eventi si sono rivelati in fondo è stato un bene.
             
La volta successiva che io e Maria Rita ci siamo incontrati è stata la primavera quando sono andato in Sardegna per la seconda volta. Ho preso un volo da Bristol a Roma dove Maria Rita mi aspettava e più tardi abbiamo preso un volo per Alghero insieme. Era già domenica 26 aprile quando siamo arrivati a Nuoro tardissimo la notte. E' stato questo viaggio che ha aumentato molto il mio desiderio di abitare in Sardegna, almeno per alcuni mesi. Abbiamo preso le cose con calma per la maggior parte del tempo, a Nuoro ed i posti vicini, e poi siamo andati a Lotzorai con Gianfranco e Patrizia il giovedì. Il giorno dopo quando facevamo una passeggiata vicino a Lotzorai ho detto a Maria Rita: "per me, adesso, questo è il posto più bello del mondo!" Lei ha risposto in inglese: "Gianfranco and Patrizia always say that!" ("Gianfranco e Patrizia dicono quello sempre!"). Però, è stato uno dei momenti straordinari di benessere quando mi sentivo inseperabile dalla bellezza dell'ambiente. In più, tutti i posti vicini erano una meraviglia da visitare.
             
Il martedì 5 maggio, dopo che siamo tornati a Nuoro, siamo usciti con gli amici inglesi di Maria Rita, Christine e Pete, una coppia che avevo conosciuto la  prima volta in Sardegna. Erano originariamente di Coventry ma sono andati in pensione in anticipo e si sono trasferiti in Sardegna. Siamo andati a un posto bellissimo tra Nuoro e Oliena che si chiama Sorgente Su Gologne. Mi ha ricordato un po' di Blaise Castle Estate e Snuff Mills (due dei posti più belli a Bristol) con le roccie, il ruscello che correva da una sorgente naturale e ricco di boschi, ma in una scala più ampia e spettacolare. Dopo abbiamo mangiato un bel pranzo dentro il buonissimo ristorante Su Gologne, una parte di un complesso più grande che ha compreso un'albergo e una galleria d'arte. Christine ci ha detto che Madonna è rimasta lì quando il film Swept Away è stato filmato. Stella McCartney e Richard Gere sono tra gli altri personaggi famosi che sono stati ospiti dell'albergo.
             
Dopo il pranzo siamo andati alla casa di Christine e Pete in campagna nelle vicinanze. Non dimenticherò mai la sensazione che avevo mentre guardavo la vista splendida del Supramonte, un complesso montuoso al centro dell'isola, dal loro giardino. Ero in uno stato di goia assoluta! Mi ricordo come in quel momento mi domandavo che cosa stavo facendo con la vita. C'erano così tante bellissime cose e bellissimi posti che non avevo mai visto. Si, mi è piaciuta molto la mia città Bristol, e mi sono sentito a casa lì, ma cominciavo a sentirmi più e più attratto dall'idea di abitare in Sardegna.
             
Il giorno dopo Christine e Pete pianificavano di andare a Cagliari e si sono gentilmente offerti di portarci lì per darmi un opportunità di vedere un'altra zona della Sardegna. Cagliari è la capitale della Sardegna, una città e un porto sulla costa sud e ci vogliono due ore in macchina da Nuoro. Se mi ricordo bene Christine aveva delle faccende da sbrigare riguardo a parenti che aveva trovato online. Cagliari ha fatto una buona impressione su di me. Era molto soleggiato e vivace dove eravamo per la maggior parte della giornata, nel centro vicino al porto dove i traghetti sono attraccati, e come nel resto della Sardegna ero colpito dalla bellezza dell'architettura.
             
Due giorni dopo, quasi alla fine della mia vacanza, siamo andati a Roma e siamo rimasti lì per la notte. A Roma ho incontrato Chiara, la nipote di Maria Rita e figlia di Gianfranco e Patrizia, per la prima volta. Abita a Roma da quando ha finito l'università ed abbiamo gradito molto la serata al ristorante con lei, il suo fidanzato Gennaro e Silvia sua cugina. E poi, il giorno dopo, sabato 9 maggio sono tornato a Bristol da Roma mentre Maria Rita è tornata in Sardegna.
             
Quando sono entrato a casa mia a Bristol ho avuto un bello shock. C'era una macchia di umidità sul soffitto del soggiorno. Era un problema con la caldaia su nella camera da letto. Quando un tecnico di British Gas è venuto a casa mia pochi giorni dopo mi ha detto che la caldaia era rotta e sarebbe stato necessario sostituirla. Il prezzo sarebbe stato almeno £2000. Mi ha detto anche che il soffito del soggiorno sarebbe stato distrutto se lo avessi lasciato così per molto più tempo! Se la mia richiesta per un'interruzione della carriera fosse stata autorizzata probabilmente sarei partito per la Sardegna la primavera. E quindi è stato un bene che l'applicazione è stata rifiutata perché nessuno sa che cosa sarebbe accaduto a casa mia se l'avessi lasciata vuota per alcuni mesi con la caldaia così! In più, quando la caldaia è stata sostituita ho scoperto che il tetto aveva bisogno di riparazioni. L'estate è stato un periodo abbastanza costoso!
             
Maria Rita è venuta a Bristol per la quarta volta solo tre settimane dopo. E' rimasta da me la prima settimana di giugno. Non potevamo fare tantissimo lunedì e martedì perchè un tecnico di British Gas è venuto a casa mia per installare una nuova caldaia a combinazione. Mercoledì ho guidato a Stratford-on-Avon perchè lei voleva visitare la casa natale di Shakespeare e ci siamo divertiti molto mentre eravamo dentro la casa e anche quando facevamo una passeggiata in giro per la città. Siccome mio fratello Jim abita vicino a Stratford-on-Avon l'abbiamo incontrato dopo e la sera siamo usciti insieme a un ristorante francese a Leamington Spa per una cena splendida. Siamo rimasti la notte da lui e la mattina abbiamo visitato il castello di Warwick dopo che Jim è andato al lavoro. Questo è stato un diletto assoluto per Maria Rita perché aveva sempre il desiderio di visitare un genuino storico castello inglese.  Prima di trovarmi a Bristol, Londra è stato il solo posto in Inghilterra che aveva mai visitato. Adesso piano piano stava scoprendo le altre zone del paese. Siamo tornati a Bristol da Warwick circa a mezzogiorno e due giorni dopo è tornata in Sardegna, sabato 6 giugno. E' stata una settimana di bellissimo tempo in Inghilterra.
             
Sono andato in Sardegna altre due volte in estate. La prima volta a luglio, quando siamo rimasti a Lotzorai per quasi tutta la settimana, e la seconda volta alla fine di agosto e l'inizio di settembre. A Lotzorai ho incontrato altri parenti di Maria Rita per la prima volta: suo fratello Mariano e sua moglie Maria Antonietta, i suoi nipoti Nicola e Tiziana (i figli di Mariano e Maria Antonietta), Federica la fidanzata di Nicola e Joserra, marito di Tiziana. La seconda volta sono rimasto a Nuoro per tutta la settimana perché Maria Rita ha dovuto lavorare e una sera a Nuoro ho incontrato Stefano, il figlio di Gianfranco e Patrizia, per la prima volta. I problemi che avevo a casa mia in estate non hanno diminuito il mio entusiasmo per l'idea di abitare in Sardegna, almeno per alcuni mesi inizialmente. Ho fatto una domanda alla fine di giugno per andare in prepensionamento. Sembrava un'eternità prima di quando Capita, la ditta responsabile per le nostre pensioni, mi ha informato che avevo passato il Guaranteed Minimum Pension Test, che significa mi sarei qualificato per la massima pensione dello stato quando avrei avuto sessantacinque anni. Finalmente la lettera di conferma è arrivata mercoledì 26 agosto. Ero libero di licenziarmi e andare in pensione il più presto possibile.
            Il venerdì 30 ottobre è stata la mia ultima giornata  nell'amminstazione statale. I miei colleghi hanno organizzato un buffet magnifico che abbiamo mangiato dopo il mio discorso (purtroppo nessuno ha riso durante i pezzi del mio discorso che pensavo fossero comici!). Durante la giornata avevo una sensazione di stordimento. Però, quando ho detto addio ai miei colleghi mi sentivo piuttosto commosso. Dieci giorni dopo avrei iniziato una nuova vita in Sardegna. Non mi sono mai aspettato di andare in pensione così tanto in anticipo, quando avevo cinquantacinque anni, e prima di conoscere Maria Rita mi sono rassegnato alla possibilità che sarei stato da solo per il resto della vita; che avrei continuato il lavoro come al solito fino a quando avrei avuto sessant'anni e sarebbe stato possibile ottenere la pensione massima dall'ammistrazione statale. Poi, avrei cercato un lavoro part-time per aumentare il mio reddito, almeno fino a quando avrei avuto sessantacinque anni quando sarebbe stato possibile ottenere anche la pensione statale. Sembra un po' noioso ma mi sono rassegnato alla probabilità che questa situazione sarebbe stata la realtà per me. Non avevo più paura di un scenario così. Tuttavia, non avevo mai perso la speranza di un futuro diverso e più interessante ma non mi aspettavo mai di trasferirmi in Sardegna!



Copyright ©  Geoff Davis

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