Recentemente ho pubblicato su questo blog il primo capitolo di un libro che ho scritto si chiama "Un Bristoliano in Sardegna" (la versione originale è in inglese). Da allora lavoravo sulla traduzione del testo in italiano e mia moglie ha gentilmente corretto il mio modo anglicizzato di scrivere italiano! Comunque, ho appena finito di tradurre (con l'aiuto di mia moglie) il primo capitolo. Eccolo qua!
Capitolo
Uno Il preludio a un evento che cambia la
vita
Un Bristoliano in Sardegna? Sono io. Si, dopo
più di cinquant'anni abitando nella città di Bristol in Inghilterra, la città
dove sono nato, mi sono trasferito a Nuoro in Sardegna. Nuoro è la città più
grande del centro Sardegna ma è più di dieci volte più piccola di Bristol. E
quindi, come mai sono qui? Allora, le radici della storia sono in un estratto
dal libro di Gurdjieff Incontri con
uomini straordinari quando ho riletto la version inglese nell'anno 1985.
Nel capitolo Abram Elov scrive di
come Elov è diventato un fenomeno nella conoscenza delle lingue. Cita Elov
così:
"Comunque
sia, il nostro pensiero lavora, di notte come di giorno. Piuttosto che
lasciarlo correre dietro al berretto che
rende invisibili o alle ricchezze di
Aladino, è meglio far si che esso si occupi di qualcosa di utile. Imporre
una direzione al proprio pensiero esige evidentemente una certa quantità di
energia, ma per un'intera giornata non ne occorre di più che per la digestione
di un solo pasto. Ho dunque preso la decisione di imparare delle lingue, non
soltanto per impedire al mio pensiero di rimanere inattivo, ma per evitare che
esso vada a disturbare le mie altre funzioni con i suoi sogni idioti e con le
sue puerilità. E d'altronde la conoscenza delle lingue, un giorno o l'altro,
può sempre servire."
Quando
ho riletto questo estratto mi ha fatto un'impressione molto forte. Non solo
sono stato soggetto ai sogni idioti ed alle puerilità ma avevo anche avuto sempre un desiderio ad
essere fluente in una lingua diversa dalla mia madre lingua inglese ed ero
sensibile al fatto che noi inglesi, di solito, siamo così inettì
linguisticamente. Di conseguenza ho formulato una risoluzione del nuovo anno
per il 1986 che era molto ingenua ed ambiziosa: avrei potuto parlare un'altra
lingua fluentemente alla fine dell'anno. E perché il francese era una delle mie
materie migliori quando ero uno studente a scuola, il francese sarebbe stata la
lingua più logica da scegliere. Naturalmente, allora, non avevo niente idea di
quanto ingenuo ed ambizioso era questo piano (senza andare ad abitare in Francia
effettivamente) ma i risultati dei miei sforzi erano, più o meno, molto
positivi. Però, oggi non posso dire che parlo francese fluentemente. Sono molto
lontano da quello e negli ultimi anni non potevo sostenere l'entusiasmo che
avevo per lo studio di francese una volta. Il destino aveva altre idee e voleva
che parlassi un'altra lingua.
E
quindi, che cos'è successo nell'anno 1986? Allora, verso la fine della
primavera avevo un rapporto con una giovane donna che diventava più serio. Lei
era una laureata in lingue moderne e poteva parlare francese e tedesco
fluentemente. Era molto paziente e disponibile e mi ha aiutato molto a
migliorare il mio francese scolastico. Ci siamo fidanzati a settembre di
quell'anno ma purtroppo il rapporto non è durato e due anni dopo ci siamo
lasciati.
Negli
ultimi anni ottanta andavo a trovare i miei genitori la domenica. Restavo per
il pranzo e la maggior parte della giornata a casa loro. A loro piaceva
guardare alla TV i progammi delle lingue che la BBC trasmetteva regolarmente la
domenica mattina (mio babbo specialmente era molto interessato alle lingue) e
questo mi è servito come un'altro stimolo. In quel periodo avevo iniziato a
studiare le basi di spagnolo e tedesco ma la mia fidanzata lavorava come
segretaria bilingue e la sua ditta ha pagato per lei un corso serale in
spagnolo. La sua conoscenza della lingua ha superato la mia velocemente!
Suppongo che, dopo che il rapporto è finito, il lato competitivo del mio
carattere volesse imparare una lingua che lei non conosceva! Un giorno, dopo
essere entrato nel negozio W H Smith a Kingswood (un quartiere vicino a St
George, la zona di Bristol dove abitavo) curiosavo i libri quando ho visto un
libro del corso di BBC in italiano per principianti. Si chiamava Buongiorno Italia e ho deciso a
comprarlo subito. Ho studiato il libro a casa da solo, con le cassette che
l'accompagnavano, abbastanza velocemente e mi sentivo attirato dalla lingua
italiana più delle lingue spagnolo, tedesco e forse anche il francese. Poco
tempo dopo ho comprato il libro della seconda parte del corso L'Italia dal vivo e ho anche studiato
quel libro abbastanza velocemente. L'autunno dell'anno 1990 mi sono iscritto
per un corso serale in Italiano a Cotham Grammar School a Bristol. Usava L'Italia dal vivo come libro di testo e
mi sono divertito molto. Però, dopo un anno è finito e probabilmente il mio
italiano, allora, era limitato a qualche frase utile solo per andare in vacanza
in Italia.
In
effetti, non sono andato in Italia fino a Natale 2007 quando sono andato a Roma
con Jim, mio fratello più grande, e mie due nipoti Catherine e Helen. Mia mamma
è morta durante quell'anno, il 13 giugno precisamente (aveva novant'anni), e
non sapevo come avrei passato il Natale perché non avevo niente parenti stretti
che abitavano ancora a Bristol. E quindi mi è piacuto molto quando Jim mi ha
invitato a passare il Natale con loro a Roma. Circa tre mesi prima ho iniziato
un corso serale in Italiano di nuovo, questa volta a Stoke Lodge nel quartiere
di Stoke Bishop, e una delle mie ragioni principali per l'iscrizione era perché
Catherine, la mia nipote più grande, stava per passare alcuni mesi a Firenze
come parte del suo corso di laurea in Italiano. Studiava all'università di
Sydney e la città di Sydney è dove lei e Helen sono cresciute. Mio fratello ha
abitato a Sydney per diciottanni dal 1986 prima di tornare ad abitare e
lavorare nel Regno Unito. Mi piaceva l'idea di visitare Firenze e provare a
comunicare con la gente locale nella loro madrelingua. Però, non sono andato a Firenze
fino ad aprile 2015. Il Natale 2007, invece, nella città eterna è stata
un'esperienza indimenticabile. Ci siamo fermati in un appartamento che era solo
cinque minuti a piedi dal Colosseo e quindi è stato un posto ideale per
esplorare il centro storico della città. E c'erano molte occasioni di fare
pratica con il mio italiano, anche se l'espressione perplessa del mio viso, a
causa di alcune risposte, ha tradito la mia mancanza di comprensione della
lingua parlata! Per la maggior parte del tempo, quando questo è successo, i
nostri ospiti italiani hanno parlato in inglese, però, non tutti potevano
farlo! Tutto sommato è stata una settimana meravigliosa e devo ammettere che
l'architettura straordinaria, le piazze e le fontane storiche, l'atmosfera generale
e la qualità del cibo a Roma erano un diletto assoluto.
All'inizio
di aprile io e Maria Rita avevamo un scambio molto interessante su Skype. Mi ha
detto che è molto importante conoscere le parolaccie italiane per capire la
lingua meglio la prossima volta che fossi arrivato in italia (e anche a capire
se venivo insultato!) Però, mi ha avvertito che non era una buon idea, quando
parlavo con la gente che non conoscevo bene, usare le parolaccie troppo
liberamente nella conversazione! Ho imparato presto che "vaffanculo"
(go fuck yourself in inglese) era una parolaccia molto forte. Poi
c'era "cazzo" (letteralmente prick)
anche se la frase "non ho voglia di fare un cazzo" e come si dice: "I don't want to do fuck all
today!" in inglese. E' abbastanza divertente come le parolaccie sono
le parole più facili da ricordare quando studiamo una lingua straniera! In più,
c'erano gli errori comici che entrambi noi abbiamo fatto durante questi scambi.
Una domenica sera, dopo che ho guardato una partita di calcio italiano in tv,
ho detto, "mi è piaciuta la pa(r)tata" quando volevo dire: "mi è
piaciuta la partita." "Che cos'hai detto?" Maria Rita mi ha
chiesto. "Tu hai detto I enjoyed the
pussy. (Mi è piaciuta la patata.) I
don't speak to you no more! (Non parlo più con te !)" A proposito, un
doppio negativo non è corretto grammaticalmente in inglese. (I don't speak to you no more dovrebbe
essere I don't speak to you anymore.)
Però, molti britannici ed americani fanno questo errore e perché un doppio
negativo è corretto grammaticalmente in italiano è più facile per gli italiani
fare questo errore. Naturalmente, Maria Rita scherzava e ha capito bene quello
che volevo dire. C'era un altra occasione quando Maria Rita, mentre parlava di
suo fratello Raimondo che abitava nell'appartamento sopra, mi ha detto, "my brother is on top of me." Questa volta ho dovuto dire che gli inglesi
avrebbero pensato che parlasse di incesto. (E' più corretto dire: my brother lives above me.) "Oh no! You can't think to that!"
era la riposta preoccupata. "Pensare a" significa letteralmente to think to in inglese. Però, in inglese
è tradotto di solito come to think of or
to think about. In questo contesto "you can't think that!" sarebbe
stato più corretto.
Penso
che si possa dire che questo contatto regolare quotidiano ha migliorato molto
la nostra conoscenza delle lingue. Avevo molto meno illusioni riguardo alla
difficoltà di imparare a parlare una lingua fluentemente e correttamente. Ero
giunto alla conclusione qualche tempo prima che sarebbe stato necessario
abitare in un paese, dove la lingua è parlata, per un periodo di tempo
ragionevele se raggiungessi la mia ambizione di parlare una lingua straniera
fluentemente. Con Maria Rita un rapporto molto forte tra noi sembrava
svilupparsi molto rapidamente ma nonostante il mio desiderio di andare in
Italia più spesso, e magari per periodi più lunghi, a causa delle costrizioni
pratiche non mi aspettavo che la nostra amicizia poteva crescere molto di più.
Mi sono convinto che la città di Maria Rita, Nuoro in centro Sardegna, non era
il posto più facile da raggiungere da Bristol. E quindi, quando mi ha detto che
cercava la possibilità di visitarmi a Bristol ero molto sorpreso. Ha detto che
c'erano i voli diretti da Olbia, l'aeroporto più vicino a Nuoro. Quando ho
controllato ero stupito di scoprire che aveva ragione. Easyjet aveva appena
iniziato un nuovo servizio stagionale.
Di
conseguenza, verso la fine di giugno 2008 Maria Rita ha viaggiato per
incontrarmi. Il suo volo era atteso abbastanza tardi il giovedì sera 26 giugno
ed il volo di ritorno ad Olbia era il sabato 28 giugno. C'era una lezione in
Italiano per me il giovedì ed ho pianificato di guidare all'aeroporto di
Bristol dopo la fine della lezione. Durante la lezione ricevevo i messaggi di
text da Maria Rita. Nel primo messaggio ha detto che ha fatto il check-in ad
Olbia e tutto era a posto, ma dopo c'era un problema: un ritardo nel decollo; e
poi c'era un messaggio che diceva che non poteva più venire! Quando ho letto
l'ultimo messaggio i campanelli d'allarme suonavano! Il pilota era malato e non
c'era un sostituto! Più tardi mi ha detto che doveva prendere un volo per
l'aeroporto di Gatwick a Londra e poi prendere il pullman di National Express
per Bristol. Questa informazione significava che non sarebbe arrivata a Bristol
fino a tardi venerdì mattina ed il volo di ritorno era atteso meno di
ventiquattro ore dopo! Maria, la nostra insegnante di Italiano, aveva molta
simpatia e ha anche parlato con Maria Rita nel telefonino quando la lezione era
finita. Maria Rita era in lacrime e mi sentivo più e più sconsolato. Dopo la
lezione, invece di guidare all'aeroporto sono tornato a casa e siccome sono un
appassionato di calcio ho acceso la TV. Ho provato a guardare la partita tra
Spagna e Russia negli Europei ma non potevo concentrarmi o rilassarmi. Sono
andato a letto e ho provato a dormire ma la
mia mente era troppo attiva. Ho ricevuto un messaggio da Maria Rita che
diceva che il volo per Bristol sarebbe partito dopo tutto e sarebbe arrivato
all tre e mezza la mattina. Circa a mezzanotte e venti ho deciso di guidare
all'aeroporto di Bristol. E' stato impossibile calmarmi a casa. E quindi sono
rimasto all'aeroporto per il resto della notte fino a quando il volo è
arrivato. Camminavo davanti e indietro, bevevo alcune tazze di caffè, diventavo
un po' frustrato perchè non c'era niente informazione sul volo e nessuno a cui
potevo chiederle. Le sole persone che lavoravano erano i camerieri nelle due
caffetterie che erano ancora aperte.
Finalmente,
alle cinque la mattina, Maria Rita è arrivata. Sembrava stanchissima e un po'
apprensiva. Però, fuori il sole iniziava a sorgere e potevamo rilassarci mentre
camminavamo verso il parcheggio. Anche se non avevo niente sonno non ero
affatto preoccupato per guidare a casa. Mi sentivo molto sveglio. Per arrivare
a Bristol dall'aeroporto è necessario guidare lungo la strada A38 attraverso il
quartiere di Bedminster Down. Da lì ci sono le viste splendide delle case
Georgiane delle zone di Cliftonwood e Hotwells e anche il ponte sospeso di
Clifton cento metri sopra il fiume Avon. Maria Rita ha ammirato quanto
spettacolare è la gola di Avon (the Avon
Gorge). "Che bello!" ha detto mentre guidavo lungo la strada che
è sotto il ponte e accanto al fiume e che si chiama the Portway. Ma prima di guidare sotto il ponte ho girato a destra
sulla salita che si chiama Bridge Valley
Road verso la zona di Clifton. "Che bella la vegetazione!" ha
detto e poi, mentre passavamo lo zoo di Bristol, ci è stata un po' di polemica amichevole riguardo alla pronuncia
della parola "zoo" che è scritta uguale in italiano ed inglese. Però,
la pronuncia in inglese rima con "giù". Quando ci avvicinavamo a casa
mia a nord Bristol, e potevamo vedere un po' del ponte sul fiume Severn dalla
cima della salita che si chiama Henbury
Hill e anche un pochino della terra gallese, lei pensava che fosse meraviglioso
essere cosi vicini al Galles.
E
quindi era venerdì. Avevamo solo una giornata insieme. Ero sorpreso, quasi stupito, dal numero dei regali che Maria Rita
ha portato per me dalla Sardegna e mi sentivo un po' in colpa perchè non avevo
ricambiato la sua generosità. C'erano gli esempi classici della cultura
tradizionale del cibo della Sardegna: il vino sardo, il formaggio pecorino ed
il pane carasau. E' stato difficile per noi riposarci molto e più tardi abbiamo
fatto una passeggiata nel bosco di Blaise
Castle Estate abbastanza vicino a casa mia. Una volta Blaise Castle Estate era una casa signorile ma adesso è un museo ed
un grande parco che è di proprietà del comune di Bristol ed è sempre aperto al
pubblico. Lì abbiamo preso anche qualcosa da bere e da mangiare in un café
all'aperto. Mentre ordinavamo Maria Rita ha letto che vendevano 'paninis'.
"Paninis!" ha detto lei. "Ma 'panini' è già il plurale!" La
sera siamo andati a un pub molto carino The
Victoria nel quartiere di Westbury-on-Trym,
cinque minuti in macchina da casa mia, dove abbiamo mangiato un buon pasto.
Poi, il giorno dopo, il sabato, Maria Rita è tornata in Sardegna. Ci eravamo
sentiti molto bene insieme, l'incontro è stato un grande successo e per me è
stato un momento molto commovente, circa a mezzogiorno, quando passava i
controlli in aeroporto di Bristol ed è scomparsa dalla mia vista. Non sapevo
quando sarebbe stato possibile vederla di nuovo ed avevo paura che avrei dovuto
aspettare molto tempo.
Abbiamo
continuato a parlarci su Skype e dopo poco tempo Maria Rita ha proposto di
venire a trovarmi di nuovo, in agosto, quando lei aveva alcuni giorni di ferie
dall'ufficio postale dove lavora e non aveva programmi in questo periodo.
Purtroppo era molto difficile per me prendere delle ferie dal mio lavoro come
impiegato statale in quei giorni, però, sono riuscito a prendere due giorni di
ferie e quindi potevamo passare un lungo weekend e quattro giorni insieme.
Stavolta potevamo fare le cose con più calma. Potevo farle vedere la zona
centrale di Bristol. Abbiamo visitato il duomo, la zona del porto o the harbourside e anche il Clifton Village ed il ponte sospeso di Clifton.
In più ho presentato Maria Rita ai miei amici Simon e Paula per la prima volta.
Abbiamo bevuto un caffè insieme la domenica mattina a casa loro e ci hanno
detto che la Sardegna era un posto sul loro elenco delle destinazioni di
vacanza potenziali ma che sembrava piuttosto costoso. Maria Rita ha spiegato
che la Costa Smeralda nel nord dell'isola, la zona che è la più pubblicizzata
nei cataloghi turistici, è molto costosa. Ma questo è perché è molto popolare
con i vip ed è dove molte persone famose hanno una seconda casa. Però, i sardi
mi hanno detto molte volte che la Costa Smeralda non è la vera Sardegna! Maria
Rita ha continuato a spiegare che la cultura vera della Sardegna è più
concentrata nel centro dell'isola e una provincia come l'Ogliastra, nel centro
est della Sardegna, ha una costa bellissima ed è circa quattro volte meno
costosa della Costa Smeralda. La difficoltà di questa provincia per un turista
è la lontananza da un aeroporto principale e viaggiare con i mezzi pubblici in
Sardegna non è facile.
Lunedì
11 agosto, il giorno prima di quando Maria Rita è tornata in Sardegna, abbiamo
visitato lo zoo di Bristol. Ero molto sorpreso quando Maria Rita mi ha detto
che non c'è uno zoo in Sardegna, considerato che l'isola ha una superficie un
po' più grande di quella del Galles. Così era molto entusiasta di andare allo
zoo. Ho due ricordi particolari di questa visita. In primo luogo Maria Rita era
stupita quando ha visto quanto grandi erano i pipistrelli ed aveva un po' paura
perché erano liberi di volare sopra le nostre teste. In secondo luogo, quando
guardavamo i gorilla in quella zona dello zoo si chiama Gorilla Island (l'isola dei gorilla) ho detto, "sono sicuro
che quei gorilla stanno pensando: 'perché ci stanno guardando quelle persone
sceme?'" Maria Rita ha risposto così: "Yes,
they're saying: 'who are those fucking people?'" ("Si, stanno
dicendo: 'chi cazzo sono quelle persone?'") C'era un grande gruppo di
bambini della scuola elementare vicino a noi ed avrebbero potuto sentire quello
che ha detto. Quando l'insegnante con loro ci ha fatto un sguardo di
disapprovazione ho detto, "non usare quella parola quando ci sono un sacco
di bambini che possono sentirti!" Ma mi ha fatto ridere! C'era un'altra
circostanza, la volta successiva quando Maria Rita è venuta a Bristol ed
abbiamo visitato il museo di Blaise
Castle Estate. Nel museo c'è una collezione meravigliosa dei gabinetti
antichi, pulitissimi e immacolati. "Did
people used to shit in those?" ("La gente ha fatto la merda
lì?") Maria Rita mi ha chiesto a voce alta. C'era una coppia vecchia
accanto a noi e non era la musica per le loro orecchie! Tuttavia, è certamente
la verità che le parolaccie non hanno la stessa forza o capacità di offendere
in una lingua che non è la tua madrelingua.
Blaise Castle House Museum, Bristol |
Tutto
sommato, abbiamo passato quattro giorni meravigliosi insieme e naturalmente
abbiamo continuato a parlarci su Skype quando Maria Rita è tornata a casa a
Nuoro. Avevo parlato spesso con lei delle peculiarità dell'accento di Bristol e
le avevo dato le dimostrazioni dell'accento in modo più forte. E' un'abitudine
che è uno dei miei difetti! Una sera quando ci chiaccheravamo su Skype mi ha
detto di una turista che è entrata al Posteshop dove lavorava. Maria Rita le ha
chiesto da dove veniva e la turista ha detto che lei era di Bristol. "E
quindi ho detto, ah, conosco Bristol. Ho un amico di Bristol. Sono andata a
Bristol due volte quest'anno. Conosco l'accento di Bristol babber (amico/amica)!'" Ovviamente questa ragazza Bristoliana,
in vacanza in Sardegna, ha pensato che questo uso di un'espressione affettuosa
bristoliana fosse divertentissima perchè Maria Rita mi ha detto che sono
scoppiate a ridere. In più, è strano per una Bristoliana sentire la parola babber pronunciata con la R in modo
italiano!
E'
stato il mio turno visitare la Sardegna e desideravo ardentemente fare il
viaggio anche se ero un po' nervoso all'idea. Purtroppo, quando ero pronto ad
andare in Sardegna, all'inizio di Novembre, i voli stagionali da Bristol ad
Olbia erano finiti. E quindi ho prenotato un volo da Londra Heathrow a Roma
dove ho incontrato Maria Rita e poi abbiamo preso un volo per Alghero insieme.
Da Alghero abbiamo preso il pullman (il pullmino più precisamente) e siamo
arrivati all'appartamento di Maria Rita circa all'una e mezza di notte il
lunedì 3 Novembre. "Che bello!" ha detto lei quando siamo arrivati.
Ho pensato che avesse detto "Capello" e parlava di Fabio Capello che
era l'allenatore della squadra di calcio della nazionale inglese in quel
periodo. Abbiamo riso. Mia mamma diceva che l'udito del mio fratello era sempre
meglio del mio da quando eravamo bambini!
Abbiamo
dormito bene la notte ed il mio primo giorno a Nuoro era molto piacevole. Posso
ricordare un momento quando ero sul balcone del appartamento al quarto piano e
guardavo il convento su una collina, dietro i palazzi in vista, e pensavo:
"Sono qua veramente?" Anche se ero stato in Australia, Francia,
Germania ed Italia prima non sono mai stato un viaggiatore esperto. Ogni nuova
destinazione dove arrivo mi dà un senso di meraviglia. Durante la giornata
abbiamo preso le cose con calma. Maria Rita mi ha presentato Alessio, suo
figlio più piccolo, sua nipote Sarah che abitava nell'appartamento sopra (con i
genitori Gianfranca e Raimondo il fratello di Maria Rita), Jessica la fidanzata
di Pierpaolo (suo figlio più grande che era al lavoro) e Caterina la sorella di
Jessica. Alessio è molto interessato a street art e come un artista ha un
talento. Mi ha mostrato le foto dei suoi disegni e quando gli ho detto che ero
della stessa città di Banksy ha risposto così: "Dai!" Jessica e
Caterina hanno cucinato un pranzo splendido in mio onore, tanti tipi di pasta
ed il cibo sardo tradizionale. E' stato meraviglioso ma molto sostanzioso.
Ingenuamente ero preoccupato che sarebbe stato normale mangiare le porzioni
così sostanziose se vivessi in Sardegna definitivamente! La sera Maria Rita mi
ha portato a vedere il Monte Ortobene, una piccola montagna appena fuori la
città, e la statua del Redentore, una scultura splendida di bronzo in cima alla
montagna. Dall'altro lato della cima c'era una bella vista di Oliena, la
cittadina più vicina a Nuoro e la città natale di Gianfranco Zola, il famoso
ex-calciatore del Chelsea, Napoli, Parma, Cagliari e la squadra nazionale
italiana. Quando siamo tornati all'appartamento ho conosciuto Pierpaolo, il
figlio più grande. Lui era più tranquillo degli altri ma questa non era una
grande sorpresa perchè era probabilmente stanco dopo un giorno di lavoro.
Durante
i dieci giorni del mio soggiorno in Sardegna siamo andati al Museo di Grazia
Deledda, nella casa dov'era nata la scrittrice nuorese che ha vinto il premio
Nobel per la letteratura. Grazia Deledda non è una scrittrice ben conosciuta
nel mondo anglofono, poichè la maggior parte dei suoi libri sono stati tradotti
in inglese abbastanza recentemente, ma ovviamente è famosissima in Italia.
Siamo andati anche al Museo Etnografico Sardo e come il Museo di Grazia Deledda
era meno di dieci minuti a piedi dall'appartamento. Questo museo era pieno di
oggetti meravigliosi ed i costumi sardi tradizionali che si indossano quando
c'è una sfilata o un festival. Siamo andati anche a Lotzorai, una cittadina
vicino al mare nella provinicia di Ogliastra a circa un'ora in macchina da
Nuoro. La famiglia di Maria Rita ha una seconda casa lì che è divisa in quattro
appartamenti, uno per lei, uno per sua sorella Patrizia, e uno per ciascuno dei
suoi fratelli Raimondo e Mariano. Vicino ci sono alcuni bei posti al mare come
Santa Maria Navarese e le cittadine interessanti come Tortolì ed Arbatax. In
più i paessagi in questa zone sono bellissimi.
E'
stato interessante il venerdì sera quando ho conosciuto Patrizia e suo marito
Gianfranco per la prima volta. Mi ha fatto pensare che fosse facile imparare la
lingua italiana! Gianfranco mi ha chiesto il genere di domande che si trova
spesso nei corsi della lingua italiana del BBC! "Ti pace la musica? Quanti
anni hai? Hai fratelli?" ecc. ecc! Aveva l'effetto di rilassarmi quando
provavo a parlare Italiano. Più tardi la sera quando eravamo da soli Maria Rita
mi ha detto: "Hai parlato Italiano benissimo stasera!" Un'altra cosa
interessante è capitata nel pomeriggio. Parlavo con una donna svedese in una
libreria a Tortolì. Lei e suo marito erano i padroni e dicevo che sembra che
gli svedesi parlino inglese sempre bene. "Lo sa perché?" ha detto.
"Non è il risultato di un grande desiderio di imparare inglese. Iniziamo
imparare la lingua a scuola quando abbiamo quattro o cinque anni e ci sono
molti film americani in TV con i sottotitoli svedesi, e quindi ci abituamo al
suono della lingua." Mi ha detto anche che ci vogliono solo due mesi
vivendo in Italia per imparare a parlare la lingua. Due mesi? Molto ottimista
pensavo!
Una
differenza molto importante tra gli italiani (soprattutto i sardi) ed i
britannici è che gli italiani hanno un'atteggiamento molto più sano riguardo al
cibo. Il genere di cosa che si sente in un'ufficio in ogni parte del Regno
Unito all'ora di pranzo è, per esempio: "Sto per mangiare un tramezzino
velocemente. Torno al lavoro dopo cinque minuti." Questo è anatema per gli
italiani. Quando abbiamo pranzato con Patrizia e Gianfranco il sabato, Gianfranco
mi ha detto: "In Italia il pranzo è per la famiglia.....sabato e domenica
soprattutto.....piano, piano.....parlare, mangiare, parlare, mangiare."
Quando
siamo tornati a Nuoro da Lotzorai Maria Rita ha preso la vecchia strada e ha
detto che avrei dovuto ammirare il panorama. Anche se il panorama era
incredibilmente bello era difficile divertirmi. Perché? Perché prendevamo una
strada di montagna che non esiste a Bristol o in sud ovest Inghilterra e mi
sentivo abbastanza nervoso perché, per la maggior parte del viaggio, c'erano
molti burroni fuori dalle barriere di sicurezza. In Inghilterra ero abituato a
frenare molto più spesso rispetto a quanto è necessario fare qui. Abbiamo visto
un'altra macchina solo circa ogni venti minuti. Ero molto sollevato quando
siamo arrivati ad Oliena ed abbiamo preso un caffè in un bar. Ovviamente gli
uomini nel bar che guardavano il calcio in TV non erano Interisti.
"Bastardi!" hanno urlato quando l'Inter ha segnato il gol decisivo
all'ultimo minuto della partita. José Mourinho era l'allenatore del'Inter in
quel periodo!
Sono
tornato in Inghilterra il martedì 11 Novembre. Ho preso un volo per Roma da
Alghero e poi da Roma a Londra Heathrow. Mi sono fermato la notte ad Alghero
con Maria Rita prima di tornare in Inghilterra e c'era la opportunità di vedere
un'altra bella città in Sardegna, piena di architettura interessante. Molta
parte dell'architettura di Alghero è il retaggio della sua forte connessione
con la Spagna e questo è la conseguenza dell'epoca pochi secoli fa quando la
Sardegna è stata sotto il dominio spagnolo. Anche se i sardi hanno la loro
lingua, il sardo, con molti dialetti diversi, molti algheresi parlano catalano
ed è la lingua co-ufficiale in città. Tuttavia, l'italiano è la lingua
ufficiale della Sardegna e tutte le lezioni a scuola sono insegnate in
Italiano.
Qualche
volta Maria Rita ha un modo originale di parlare inglese. Ad Alghero abbiamo
cenato in un ristorante e mentre parlavamo lei poteva accorgersi di una certa
reticenza da parte mia di tornare in Sardegna fino a quando i voli diretti da
Bristol ad Olbia sarebbero ricominciati la stagione estiva. Per lei non è stata
una scusa giustificata. "This is a
bullshit!" ha detto, usando l'articolo indeterminato in un contesto
che non è mai usato in inglese. Però, è un errore comprensibile perchè la
traduzione in italiano è cosi: "Questa è una stronzata!" Una frase in
cui l'articolo indeterminato è usato sempre. Ovviamente questa situazione
funziona in entrambi i versi perchè gli italiani hanno spesso preso in giro il
mio modo anglicizzato di parlare italiano negli ultimi anni. Una volta ci siamo
divertiti molto quando mangiavamo i ravioli a pranzo e Jessica mi ha chiesto:
"Altri due?" La mia risposta era: "Solo uno." Tutti hanno
riso. Non ho capito che "altri due" era un modo di dire ed il numero
due non dovrebbe essere capito letteralmente! E' interessante che Maria Rita mi
chiede spesso in inglese: "Do you
want other?" (Vuoi altro?) quando è più normale a dire: "Do you want more?" (Vuoi di
più?).
Dopo
che sono tornato a Bristol abbiamo continuato a comunicare su Skype. Maria Rita
ha pensato di venire in Inghilterra per il Natale ma era impossibile per lei
prendere abbastanza ferie per il periodo di Natale e quindi non era un'idea
pratica. Ho trascorso il Natale 2008 con mio fratello Jim e mia nipote Helen a
casa loro vicino a Leamington Spa in Warwickshire. Maria Rita ha festeggiato il
Natale a Nuoro con il resto della famiglia ma siamo rimasti in contatto per
tutto il periodo.
Lei
è venuta a Bristol per la terza volta a gennaio 2009. Senza i voli diretti
dalla Sardegna a Bristol l'inverno, ha deciso di prendere un volo da Alghero a
Milano e poi da Milano a Bristol. Che incubo! Mi ricordo che ero un po'
preoccupato perché non c'era tantissimo tempo tra i due voli e poi il volo da
Alghero era in ritardo a causa dei venti fortissimi. Quando è arrivata a Milano
ha fatto uno scatto per fare il check-in ma il check-in è stato chiuso due
minuti prima. All'aeroporto hanno detto che lei avrebbe dovuto prendere un volo
per Londra Stansted e poi prendere un pullman per Bristol. Siamo rimasti in
contatto col telefonino riguardo agli ultimi svilluppi. Non sapevo cosa fare!
Tanti pensieri correvano in testa. Dovrei guidare a Stansted, almeno quattro
ore in macchina, ad incontrarla? O Heathrow dove avrebbe dovuto cambiare il
pullman? Ma non avevo mai guidato nè all'uno nè all'altro aeroporto e siccome
non ero familiare con i parcheggi enormi e complicati avevo paura che non
avremmo potuto incontrarci. In più c'era una scelta tra due pullman di National
Express per Bristol: con l'uno era necessario cambiare a Victoria, Londra e con
l'altro a Heathrow. Finalmente ho deciso di restare a Bristol ed era la scelta
giusta. Lei ha preso il pullman in cui era necessario cambiare a Victoria
Station per arrivare a Bristol e quindi non ci saremmo incontrati se avessi
guidato a Heathrow. E' arrivata a Bristol, a una fermata che si chiama The Triangle vicino all'università, alle
due del mattino, sette ore più tardi di quando sarebbe arrivata se non avesse
perso il volo per Bristol da Milano. Faceva molto freddo, molto piovoso, molto
ventoso ma che gioia! Siamo andati dove avevo parcheggiato la macchina mentre
un sacco di giovani uscivano da una discoteca, e la maggior parte delle ragazze
indossavano le minigonne e le magliette come se fossero in vacanza l'estate in
Sardegna! "Sono pazze?" Maria Rita mi ha chiesto.
Nonostante
l'infausto inizio il resto della settimana è stata molto divertente e
socievole. Abbiamo incontrato molti amici, ci siamo divertiti ascoltando musica
live e ho portato Maria Rita a vedere i famosi bagni romani di Bath (la città
di Bath è circa a venti chilometri da Bristol). Abbiamo visitato anche The Georgian House a Bristol , una casa georgiana e un museo che è
ben tenuto in stile della casa orginale di quel periodo. Abbiamo visto anche la
nave SS Great Britain che è
attraccata a Bristol harbourside ed è stata convertita in un museo. E' stato un
progetto del famoso ingegnere Isambard Kingdom Brunel e la nave è stata
costruita a Bristol. Una volta è stato il vascello più grande del mondo.
C'era un altro museo che abbiamo visitato: The Concord Museum. Questo museo è stato gestito da una squadra di volontari sul sito di British Aerospace a Filton, Bristol. Il Concord è stato un progetto anglo-francese, costruito a Bristol e Tolosa. Mio babbo ha lavorato per il British Aerospace come un disegnatore tecnico per molti anni durante il processo del progetto. Maria Rita mi ha detto che voleva sempre entrare nel Concord e quindi è stata molto contenta quando siamo entrati in aereo. Purtroppo Maria Rita non stava bene il sabato, il giorno prima di tornare in Sardegna, e quindi non potevamo uscire la sera per vedere uno dei miei gruppi Bristoliani preferiti The Bones che suonava al Prom Bar in Gloucester Road, Bristol (da allora il bar ha avuto un cambiamento di gestione e adesso si chiama The Gallimaufry). Comunque, si è rimessa abbastanza per prendere il volo per Olbia il giorno dopo, il primo febbraio. Dopo che ho visto la sua partenza all'aeroporto e sono tornato a casa la giornata sembrava abbastanza vuota.
SS Great Britain, Bristol |
C'era un altro museo che abbiamo visitato: The Concord Museum. Questo museo è stato gestito da una squadra di volontari sul sito di British Aerospace a Filton, Bristol. Il Concord è stato un progetto anglo-francese, costruito a Bristol e Tolosa. Mio babbo ha lavorato per il British Aerospace come un disegnatore tecnico per molti anni durante il processo del progetto. Maria Rita mi ha detto che voleva sempre entrare nel Concord e quindi è stata molto contenta quando siamo entrati in aereo. Purtroppo Maria Rita non stava bene il sabato, il giorno prima di tornare in Sardegna, e quindi non potevamo uscire la sera per vedere uno dei miei gruppi Bristoliani preferiti The Bones che suonava al Prom Bar in Gloucester Road, Bristol (da allora il bar ha avuto un cambiamento di gestione e adesso si chiama The Gallimaufry). Comunque, si è rimessa abbastanza per prendere il volo per Olbia il giorno dopo, il primo febbraio. Dopo che ho visto la sua partenza all'aeroporto e sono tornato a casa la giornata sembrava abbastanza vuota.
Avevo
menzionato a Maria Rita che sarebbe stato possibile interrompere la carriera
(senza pagamento) se avessi una ragione sufficiente a farlo. Perchè avevo
ereditato alcuni soldi dopo la morte di mia madre potevo permettermi una
interruzione della carriera di sei mesi, il minimo periodo che era permesso.
Avevo il desiderio di passare il tempo con Maria Rita in Sardegna e migliorare
il mio italiano. Mi ha detto che sarei potuto restare con lei per tutto il
tempo che volevo. Poco tempo dopo che lei è tornata a casa ho fatto
un'applicazione per un'interruzione della carriera. Quando la mia dirigente di
line parlava con me era molto ragionevole ma mi ha detto che l'autorizzazione dell'applicazione
non era automatica e gli affari dell'ufficio erano la considerazione
principale. Questo incontro aveva certamente l'effetto di non generare troppo
le mie speranze . Quando mi ha detto il 3 marzo che l'applicazione è stata
rifiutata non era una grande sorpresa ma è stata una delusione. Come gli eventi
si sono rivelati in fondo è stato un bene.
La
volta successiva che io e Maria Rita ci siamo incontrati è stata la primavera
quando sono andato in Sardegna per la seconda volta. Ho preso un volo da
Bristol a Roma dove Maria Rita mi aspettava e più tardi abbiamo preso un volo
per Alghero insieme. Era già domenica 26 aprile quando siamo arrivati a Nuoro
tardissimo la notte. E' stato questo viaggio che ha aumentato molto il mio
desiderio di abitare in Sardegna, almeno per alcuni mesi. Abbiamo preso le cose
con calma per la maggior parte del tempo, a Nuoro ed i posti vicini, e poi
siamo andati a Lotzorai con Gianfranco e Patrizia il giovedì. Il giorno dopo
quando facevamo una passeggiata vicino a Lotzorai ho detto a Maria Rita:
"per me, adesso, questo è il posto più bello del mondo!" Lei ha
risposto in inglese: "Gianfranco and
Patrizia always say that!" ("Gianfranco e Patrizia dicono quello
sempre!"). Però, è stato uno dei momenti straordinari di benessere quando
mi sentivo inseperabile dalla bellezza dell'ambiente. In più, tutti i posti
vicini erano una meraviglia da visitare.
Il
martedì 5 maggio, dopo che siamo tornati a Nuoro, siamo usciti con gli amici
inglesi di Maria Rita, Christine e Pete, una coppia che avevo conosciuto
la prima volta in Sardegna. Erano
originariamente di Coventry ma sono andati in pensione in anticipo e si sono
trasferiti in Sardegna. Siamo andati a un posto bellissimo tra Nuoro e Oliena che
si chiama Sorgente Su Gologne. Mi ha ricordato un po' di Blaise Castle Estate e Snuff
Mills (due dei posti più belli a Bristol) con le roccie, il ruscello che
correva da una sorgente naturale e ricco di boschi, ma in una scala più ampia e
spettacolare. Dopo abbiamo mangiato un bel pranzo dentro il buonissimo
ristorante Su Gologne, una parte di un complesso più grande che ha compreso
un'albergo e una galleria d'arte. Christine ci ha detto che Madonna è rimasta
lì quando il film Swept Away è stato
filmato. Stella McCartney e Richard Gere sono tra gli altri personaggi famosi
che sono stati ospiti dell'albergo.
Dopo
il pranzo siamo andati alla casa di Christine e Pete in campagna nelle
vicinanze. Non dimenticherò mai la sensazione che avevo mentre guardavo la
vista splendida del Supramonte, un complesso montuoso al centro dell'isola, dal
loro giardino. Ero in uno stato di goia assoluta! Mi ricordo come in quel
momento mi domandavo che cosa stavo facendo con la vita. C'erano così tante
bellissime cose e bellissimi posti che non avevo mai visto. Si, mi è piaciuta
molto la mia città Bristol, e mi sono sentito a casa lì, ma cominciavo a
sentirmi più e più attratto dall'idea di abitare in Sardegna.
Il
giorno dopo Christine e Pete pianificavano di andare a Cagliari e si sono
gentilmente offerti di portarci lì per darmi un opportunità di vedere un'altra
zona della Sardegna. Cagliari è la capitale della Sardegna, una città e un
porto sulla costa sud e ci vogliono due ore in macchina da Nuoro. Se mi ricordo
bene Christine aveva delle faccende da sbrigare riguardo a parenti che aveva
trovato online. Cagliari ha fatto una buona impressione su di me. Era molto
soleggiato e vivace dove eravamo per la maggior parte della giornata, nel
centro vicino al porto dove i traghetti sono attraccati, e come nel resto della
Sardegna ero colpito dalla bellezza dell'architettura.
Due
giorni dopo, quasi alla fine della mia vacanza, siamo andati a Roma e siamo
rimasti lì per la notte. A Roma ho incontrato Chiara, la nipote di Maria Rita e
figlia di Gianfranco e Patrizia, per la prima volta. Abita a Roma da quando ha
finito l'università ed abbiamo gradito molto la serata al ristorante con lei,
il suo fidanzato Gennaro e Silvia sua cugina. E poi, il giorno dopo, sabato 9
maggio sono tornato a Bristol da Roma mentre Maria Rita è tornata in Sardegna.
Quando
sono entrato a casa mia a Bristol ho avuto un bello shock. C'era una macchia di
umidità sul soffitto del soggiorno. Era un problema con la caldaia su nella
camera da letto. Quando un tecnico di British Gas è venuto a casa mia pochi
giorni dopo mi ha detto che la caldaia era rotta e sarebbe stato necessario
sostituirla. Il prezzo sarebbe stato almeno £2000. Mi ha detto anche che il
soffito del soggiorno sarebbe stato distrutto se lo avessi lasciato così per
molto più tempo! Se la mia richiesta per un'interruzione della carriera fosse stata
autorizzata probabilmente sarei partito per la Sardegna la primavera. E quindi
è stato un bene che l'applicazione è stata rifiutata perché nessuno sa che cosa
sarebbe accaduto a casa mia se l'avessi lasciata vuota per alcuni mesi con la
caldaia così! In più, quando la caldaia è stata sostituita ho scoperto che il
tetto aveva bisogno di riparazioni. L'estate è stato un periodo abbastanza
costoso!
Maria
Rita è venuta a Bristol per la quarta volta solo tre settimane dopo. E' rimasta
da me la prima settimana di giugno. Non potevamo fare tantissimo lunedì e
martedì perchè un tecnico di British Gas è venuto a casa mia per installare una
nuova caldaia a combinazione. Mercoledì ho guidato a Stratford-on-Avon perchè
lei voleva visitare la casa natale di Shakespeare e ci siamo divertiti molto
mentre eravamo dentro la casa e anche quando facevamo una passeggiata in giro
per la città. Siccome mio fratello Jim abita vicino a Stratford-on-Avon
l'abbiamo incontrato dopo e la sera siamo usciti insieme a un ristorante francese
a Leamington Spa per una cena splendida. Siamo rimasti la notte da lui e la
mattina abbiamo visitato il castello di Warwick dopo che Jim è andato al
lavoro. Questo è stato un diletto assoluto per Maria Rita perché aveva sempre
il desiderio di visitare un genuino storico castello inglese. Prima di trovarmi a Bristol, Londra è stato
il solo posto in Inghilterra che aveva mai visitato. Adesso piano piano stava
scoprendo le altre zone del paese. Siamo tornati a Bristol da Warwick circa a
mezzogiorno e due giorni dopo è tornata in Sardegna, sabato 6 giugno. E' stata
una settimana di bellissimo tempo in Inghilterra.
Sono
andato in Sardegna altre due volte in estate. La prima volta a luglio, quando
siamo rimasti a Lotzorai per quasi tutta la settimana, e la seconda volta alla
fine di agosto e l'inizio di settembre. A Lotzorai ho incontrato altri parenti
di Maria Rita per la prima volta: suo fratello Mariano e sua moglie Maria
Antonietta, i suoi nipoti Nicola e Tiziana (i figli di Mariano e Maria Antonietta),
Federica la fidanzata di Nicola e Joserra, marito di Tiziana. La seconda volta
sono rimasto a Nuoro per tutta la settimana perché Maria Rita ha dovuto
lavorare e una sera a Nuoro ho incontrato Stefano, il figlio di Gianfranco e
Patrizia, per la prima volta. I problemi che avevo a casa mia in estate non
hanno diminuito il mio entusiasmo per l'idea di abitare in Sardegna, almeno per
alcuni mesi inizialmente. Ho fatto una domanda alla fine di giugno per andare
in prepensionamento. Sembrava un'eternità prima di quando Capita, la ditta responsabile per le nostre pensioni, mi ha
informato che avevo passato il Guaranteed
Minimum Pension Test, che significa mi sarei qualificato per la massima
pensione dello stato quando avrei avuto sessantacinque anni. Finalmente la
lettera di conferma è arrivata mercoledì 26 agosto. Ero libero di licenziarmi e
andare in pensione il più presto possibile.
Il
venerdì 30 ottobre è stata la mia ultima giornata nell'amminstazione statale. I miei colleghi
hanno organizzato un buffet magnifico che abbiamo mangiato dopo il mio discorso
(purtroppo nessuno ha riso durante i pezzi del mio discorso che pensavo fossero
comici!). Durante la giornata avevo una sensazione di stordimento. Però, quando
ho detto addio ai miei colleghi mi sentivo piuttosto commosso. Dieci giorni
dopo avrei iniziato una nuova vita in Sardegna. Non mi sono mai aspettato di
andare in pensione così tanto in anticipo, quando avevo cinquantacinque anni, e
prima di conoscere Maria Rita mi sono rassegnato alla possibilità che sarei
stato da solo per il resto della vita; che avrei continuato il lavoro come al
solito fino a quando avrei avuto sessant'anni e sarebbe stato possibile
ottenere la pensione massima dall'ammistrazione statale. Poi, avrei cercato un
lavoro part-time per aumentare il mio reddito, almeno fino a quando avrei avuto
sessantacinque anni quando sarebbe stato possibile ottenere anche la pensione
statale. Sembra un po' noioso ma mi sono rassegnato alla probabilità che questa
situazione sarebbe stata la realtà per me. Non avevo più paura di un scenario
così. Tuttavia, non avevo mai perso la speranza di un futuro diverso e più
interessante ma non mi aspettavo mai di trasferirmi in Sardegna!
Copyright © Geoff Davis